Proprio i diversi percorsi individuali dei tre, hanno permesso al trio una visione “progressive” del jazz ; una continua ricerca di connessione con lo spirito che animò la musica di quegli anni. Chiaramente non si parla di una ricerca concettuale ed estetica ma d’intenzione.
Nel 2013 è uscito il primo album del trio dal titolo “True”, un lavoro le cui influenze vanno appunto dal progressive, fino al 900 europeo, passando per il romanticismo. Le composizioni sono caratterizzate sia parti più meditative che da elaborate strutture armoniche e metriche , ma sempre con una grande cantabilità.
Nell’estate di quest’anno il trio ha registrato il suo secondo album, di prossima uscita, dal titolo “ Secret Ambush” ; qui il suono del trio si apre anche ai suoni elettrici; al pianoforte acustico si aggiungono con molto equilibrio suoni di rhodes, wurli, hammond e synth. In questo lavoro i confini dell’improvvisazione e la composizione si fondono ancora di più; evolvendo l’interplay, e la visione del trio.