“Diciamo che l’ingrediente principale di questo progetto è l’amicizia. Ci siamo conosciuti al Saint Louis College of Music alla fine del 1999 e da li è nato un sincero scambio di idee e di esperienze che nel tempo si è evoluto in quello che oggi è il progetto “Winds in Tunes”. In realtà noi, senza saperlo, abbiamo saputo attendere che la musica arrivasse da sola; sentivamo che un giorno sarebbe accaduto e cosi è stato e ci riteniamo fortunati per questo. Prima di arrivare e decidere di incidere il disco abbiamo condiviso molto esperienze, umane e musicali: ci sono stati concerti, spettacoli teatrali e anche lunghi periodi di “silenzio”… coltivando una sintonia che è sempre stata presente.
La musica di “Winds in Tunes” è soprattutto originale, fatta di composizioni e improvvisazioni. Si parla di un Jazz il cui significato qui non è filologico e stilistico; è più una concezione “europea”, se vogliamo più legata alle nostre tradizioni classiche e contemporanee. Ci sentiamo molto in sintonia con quel mondo sonoro un po’… “ECM”. Quindi, cos’è “Winds in Tunes”? …in realtà non amiamo le definizioni, perché non è un progetto nato a tavolino; ma tanto per darne una e fare un po’ di “filosofia“: “Winds in Tunes” è un’intenzione, cercare di essere umili strumenti a servizio; lasciar parlare la musica senza troppi intellettualismi e interferenze… se penso ad un’immagine, è quella di una canna vuota che viene attraversata e mossa dal vento, senza opporsi ad esso…”